Ritratti: Domenico Valentino

A bassa voce, parla piano si combatte. Domenico è un uomo mite, si muove lentamente, come tutti coloro che hanno una profonda conoscenza del proprio corpo. Quando l’ho visto la prima volta è stato sul ring durante un combattimento con Italia Thunder Dolce e Gabbana era veloce, preciso e spietato. Mi ero fatto un’idea di come ritrarlo, leggendo e guardando cose che lo riguardavano, come la sua carriera, la storia degli inizi, qualche sua intervista, racconti di chi lo conosceva, quel genere di contributi con i quali un fotografo si alimenta per farsi un’idea del lavoro da fare. Dopo un po’ che parlavamo la mia idea era cambiata, si era riempita di lui e si era svuotata di ciò che io pensavo di  Domenico. Tutto diventava sempre più autentico, più statico, più sospeso. Come sempre nei miei ritratti, gli sguardi,  cerco la disponibilità ad un racconto. Mi piace mettermi in ascolto. Mi piace sorprendermi di ciò che sento.2013_italia_tunder_I-518_m

Ho imparato che un pugile, quando sale sul ring non sale mai da solo, sale insieme al suo maestro. Entrambi dialogano continuamente, guardandosi, sentendosi. Così per me è nata l’esigenza di conoscerlo, di provare a raccontare quest’altra parte che mi sembrava così importante.

Quando ho conosciuto il Maestro Munno ho capito da dove proveniva la calma di Domenico. Si trattava di un elemento distintivo del Maestro. Così ho scattato quest’altra immagine, che mi sembra riassuma il denso rapporto.

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