Fotografo di matrimoni napoli

Scegliere una visione delle cose.

Scegliere il fotografo giusto è una delle scelte più complesse e affascinanti che gli sposi si trovano ad affrontare. E’ complesso perché la ricerca ci porta a chiederci come vorremmo che fosse il racconto di quel giorno; è affascinante perché durante la loro ricerca si entra in contatto con il mondo di ogni fotografo incontrato. Ognuno di noi ha il suo stile e il suo approccio personale ella bellezza. Ho sempre pensato che ogni matrimonio ha il suo fotografo, così  suggerisco di guardare i lavori di molti fotografi, cercando di individuare lo stile più vicino alla propria idea di fotografia.

Raccontarci per conoscersi.

Non esitate a raccontare la vostra idea, per noi fotografi è fondamentale sapere un po’ di voi per raccontarvi al meglio. Una volta scelto il genere che più si avvicina ai vostri gusti, entra in gioco un aspetto fondamentale tra fotografo e soggetti: l’empatia, cioè la capacità di comprendersi reciprocamente. Più sarà alto il nostro livello di empatia, più naturali saremo. Io non parlo mai solo dei soggetti poiché credo che una fotografia sia fatta da un mix delicato, fatto da me che fotografo e dal soggetto che mi affida la sua immagine. Una volta raggiunti queste due certezze è il caso di parlare di prodotti e di costi. Se ogni matrimonio ha il suo fotografo, credo che ogni matrimonio ha il suo allestimento, l’album, le carte, i materiali, i colori, sono un mondo di scelte che naturalmente saranno fatte per rendere il vostro album unico, legato esclusivamente a voi, cerco sempre di evitare i prodotti preconfezionati, affidandomi ad artigiani capaci di essere nuovi per ogni lavoro. Così chiedete senza remore,  abbattete tutti dubbi che ancora avete, senza tralasciarne nessuno, a me capita che più mi si chiede più chiaramente comprendo i desideri altrui.

Una scelta consapevole-un professionista appassionato.

Alla fine, quando farete la vostra scelta, la farete convinti al 100% di aver trovato quello giusto per le vostre aspettative.  Mi è capitato una volta, una sola per fortuna, di ascoltare una sposa che mi diceva di volere un lavoro con delle caratteristiche che credevo di avere, ma a mano a mano che parlavamo mi rendevo conto che nonostante quello che dicesse, aveva dei desideri differenti, con uno stile che non mi apparteneva, e che io non avrei potuto interpretare in maniera adeguata, così piuttosto che provare ad accontentarla, facendo un lavoro che si sarebbe avvicinato al suo stile, ma che l’avrebbe lasciata parzialmente insoddisfatta, ho dovuto, mio malgrado, spiegarle che forse non ero io il fotografo giusto per il suo matrimonio.

Il mio lavoro guarda il presente ma pensa al futuro.

Ho sempre pensato: meglio un lavoro in meno, che una sposa con un album che non la soddisfa pienamente. Il nostro è un lavoro delicato, capace di attraversare le generazioni, e finire nelle mani dei nostri figli, che un giorno ci guarderanno da quelle fotografie. Ogni volta che qualcuno pensa di farsi fotografare da me, mi sento onorato e cerco di essere il più profondo e spontaneo possibile, in modo da trasmettere nel futuro esattamente ciò che ora siamo, raccogliendo la nostra parte migliore, senza mai fingere, cercando di rimanere noi stessi, senza mai mentirci o tradirci.