Un progetto realizzato per Preziosa Magazine, in occasione della festa della mamma. La nostra storia è scritta nelle nostre mani; Le mani delle mamme sono il luogo più profondo nel quale ho voluto guardare. Sono le mani delle persone che mi stanno vicino, o che ho incontrato nel corso della mia vita, ed alle quali ho chiesto di mostrarmi le mani e di raccontarmi per permettermi di avvicinarmi alla grandezza del loro ruolo.

Dadi: diventata mamma di Giulio due volte

Sono diventata la mamma di Giulio la prima volta… non ricordo la data precisa ma era inizio estate, quando l’ho visto entrare nella sala comunale dove avevamo il primo incontro. Era un bambino magro e biondissimo, con il faccino sporco, un senso profondo di tenerezza mi ha colto. Ho sentito con lui un forte legame. Ricordo ancora come era vestito: una maglietta rossa ed un pantalone celeste. La seconda volta che sono diventata la mamma di Giulio è stata il 16 Febbraio 2010 giorno della sentenza del tribunale dei minori che sanciva l’adozione. Giulio mi aveva scelto come mamma. Considero la scelta di mio figlio una valore assoluto, oggettivo, una consacrazione di materità e di filiarità consapevole, riservata solo alle mamme ed ai figli per adozione.

Daniela: Io, Luca e suo padre

Sono diventata la mamma di Luca il 10 settembre 2009, ho scoperto di essere rimasta incinta qualche settimana dopo che  io e suo padre abbiamo deciso di separarci. Gli inizi sono stati difficili,  il futuro mi sembrava oscuro, temevo che crescere Luca da sola sarebbe stato disastroso. Temevo che Luca crescendo senza il papà avrebbe sofferto il confronto con le altre famiglie. Ma non è stato così, verso la fine della gravidanza suo padre si è molto avvicinato, e seppure non siamo tornati insieme con suo padre, sono riusciti ad instaurare un rapporto sano, tra padre e figlio. Credo che siamo stati bravi a gestire una valanga di sentimenti contrastanti, ed abbiamo creato un ambiente sereno nel quale Luca sta crescendo con gioia.

Maria Teresa: da subito amiche

Sono diventata la mamma di Morena 4 Maggio 1980. Dall’inizio della gravidanza sapevo che era una femmina, abbiamo iniziato a comunicare quasi da subito, l’ho sempre chiamata per nome. Abbiamo avuto un dialogo intenso e profondo per molti mesi prima della nascita, non riesco a spiegare in che modo comunicassimo, ma lo facevamo. Quando sapevo che avremmo avuto una giornata lunga, la mattina mentre ci preparavamo, l’avvisavo, le dicevo che ci saremmo stancate e che avremmo dovuto fare molte cose, ma che sarebbe stato bello farlo insieme. Lei c’era già, con la sua coscienza di individuo, con la sua capacità di relazione. E’ stato qualcosa di….

... solo pezzetti

Vorrei tanto parlare della mia maternità, ma non so  ricordarla, o meglio la ricordo a tratti.SOlo piccoli pezzi, ricordo dei bellissimi capelli neri, ho qualche immagine di una cucina d’estate, mi sembra sia stato un sogno, un sogno bello.

Anna Rosaria: nel silenzio della cucina

Sono diventata la mamma di Pasquale l’ 8 Luglio del 1972. Ero sposata solo da un anno, e lavoravo in casa, costruendo coralli. Ho lavorato fino alla settimana precedente al parto, ho ripreso a farlo una settimana dopo. Ricordo i pomeriggi passati a casa, nel silenzio a lavorare ed a guardare il mio piccolo dormire nel porte-enfante.

eo.

Anna: tutto a Gesù e niente a Maria

Sono diventata la mamma di Raffaele il 9 Settembre 1969, per tutto il periodo della gravidanza ho ricevuto le attenzioni di tutti, è stato bellissimo, mio marito, mia madre, erano tutti per me. Poi quando è nato Raffaele, tutta l’attenzione si è spostata su di lui, ho avuto inizialmente un momento di tristezza, forse anche di gelosia, che ho risolto nel giro di qualche giorno…

Sofia: il dolore divino

Sono diventata la mamma di Vittoria il 17 Marzo del 2008 mi ricordo di un dolore disumano, insopportabile. Una prova che non poteva che essere così grande, dal momento che ero il tramite attraverso cui la Vita inizia. Dio mi ha privilegiato per sperimentare il dolore, come lo ha sperimentato il suo figlio prediletto. Nella preghiera e nella consapevolezza della grandezza del mio ruolo ho trovato ristoro, durante le ore del lungo travaglio.

Rossanna: il piccolo inatteso

Sono  diventata la mamma di Marco il 30Ottobre del 2003 è stato il grande sconvolgimento della mia vita. Una gravidanza inaspettata, mentre iniziavo a costruire me stessa ed il rapporto con il mio compagno. E’ arrivato tutto come uno tzunami, senza dare il tempo di rimodulare nulla. Ma quando Marco è nato è cambiato tutto. Il primo pomeriggio in ospedale Marco ha dormito per 5 ore tra le braccia mie braccia, entrambi immobili,  è stato il tempo più bello di sempre.

Chiara: Sono stata la porta verso il mondo

Sono diventata la mamma di Giuseppe il 22 Luglio del 2003 e di Lucia il 26 Ottobre 2004. Io sono il primo varco attraverso cui passano i miei figli, sono la prima esperienza, sono il primo individuo della nostra specie che incontrano. Sento per loro un amore incommensurabile, ed il vederli altro da me mi turba profondamente, lasciandomi nell’ineluttabile meraviglia del processo della vita.