Omeopatia e Gravidanza: Un Approccio Olistico a Emorroidi e Ragadi con il Ruolo Chiave di Sepia Officinalis e Altri Rimedi

 

1. Introduzione: L’Omeopatia nell’Approccio alle Patologie della Gravidanza2

2. Sepia Officinalis: Un Rimedio Omeopatico Polivalente e Profondo3

2.1 Origine e Preparazione Omeopatica3

2.2 Caratteristiche Diatesiche e Miasmatiche

2.3 Sintomi Mentali e Comportamentali del Tipo Sepia5

2.4 Sintomi Fisici e Patologie Correlate a Sepia6

2.5 Sepia: Stato Compensato vs. Scompensato7

3. Emorroidi e Ragadi in Gravidanza: Cause e Vulnerabilità8

4. Rimedi Omeopatici Polychrest per le Emorroidi9

Nux Vomica9

Pulsatilla9

5. Rimedi Omeopatici Specifici per Emorroidi e Ragadi10

5.1 Collinsonia Canadensis (per emorroidi)10

5.2 Aesculus Hippocastanum (per emorroidi)10

5.3 Hamamelis Virginiana (per emorroidi)10

5.4 Paeonia (per ragadi)10

5.5 Ratanhia (per ragadi)10

5.6 Nitricum Acidum (per ragadi)10

6. Trattamenti Topici Complementari e Rimedi Tradizionali11

7. Considerazioni sulla Prescrizione e la Prevenzione Omeopatica12

8. Conclusione: L’Omeopatia come Supporto Integrato in Gravidanza13

Informazioni sull’Autrice14

Abstract

Questo articolo si propone di esplorare l’approccio omeopatico alla gestione di emorroidi e ragadi anali, problematiche molto comuni in gravidanza. Partendo da un’analisi approfondita di Sepia Officinalis, uno dei rimedi più significativi per i disturbi legati alla sfera ormonale e alle problematiche tipiche della donna, verranno illustrati i suoi aspetti mentali, fisici e ormonali, distinguendo tra lo stato “compensato” e “scompensato”. L’articolo presenterà poi una panoramica dei cambiamenti fisiologici in gravidanza che predispongono a queste condizioni, per poi approfondire l’azione di rimedi omeopatici specifici come Collinsonia Canadensis, Aesculus Hippocastanum, Hamamelis Virginiana, Paeonia, Ratanhia e Nitricum Acidum. Saranno discussi anche trattamenti topici e rimedi tradizionali complementari, sottolineando sempre l’importanza dell’individualizzazione della cura in omeopatia.

Introduzione: L’Omeopatia nell’Approccio alle Patologie della Gravidanza

L’omeopatia offre un valido supporto per affrontare le patologie più frequenti che si presentano durante la gravidanza, un periodo della vita femminile caratterizzato da profondi cambiamenti fisiologici e ormonali. Molti dei disturbi comuni, come nausea, problemi circolatori, stitichezza ostinata o alterazioni dell’umore, possono trovare sollievo grazie a un approccio omeopatico individualizzato. Questo articolo si concentra in particolare sulla gestione omeopatica delle emorroidi e delle ragadi anali, condizioni spesso dolorose e fastidiose in gravidanza, ponendo un’attenzione specifica al rimedio Sepia Officinalis e ad altri rimedi specifici.

Sepia Officinalis: Un Rimedio Omeopatico Polivalente e Profondo

Sepia Officinalis rientra nel 5% dei rimedi omeopatici di origine animale. La sua materia prima è l’inchiostro di seppia. Secondo la Farmacopea Tedesca, si utilizza l’inchiostro essiccato, mentre la Farmacopea Francese impiega la sacca dell’inchiostro essiccata, ovvero il piccolo organo dell’animale che contiene il pigmento nero. L’inchiostro di seppia è ricco di principi attivi, tra cui aminoacidi (tirosina, dopa, taurina), melanina (un pigmento nero), oligoelementi (magnesio, rame, silicio) e sali minerali (principalmente sodio cloruro) ed enzimi. La seppia appartiene alla famiglia dei molluschi cefalopodi, un gruppo di animali marini che include anche l’Octopus vulgaris (polpo), anch’esso usato in omeopatia sebbene meno noto. Sepia è un rimedio sperimentato da Hahnemann nel 1835 ed è citato nel suo trattato sulle Malattie Croniche, indicando la sua natura di “policresto”, ovvero un rimedio ad azione profonda e su molteplici livelli dell’organismo.

Caratteristiche Diatesiche e Miasmatiche

Dal punto di vista reattivo o diatesico, Sepia presenta sia componenti psoriche che psicotiche. La diatesi psorica si manifesta con patologie che interessano organi esterni o collegati con l’esterno, come la cute e le mucose, causando dermatiti, eczemi e problemi a livello del GALT e MALT (sistema immunitario associato a intestino e mucose). Le componenti psicotiche, invece, si traducono in una tendenza a formare condilomi, papillomi e verruche, riflettendo una modalità reattiva di tipo produttivo.

Sintomi Mentali e Comportamentali del Tipo Sepia

La persona che trae beneficio da Sepia è spesso caratterizzata da un profondo pessimismo e nervosismo che la spinge all’isolamento. Simile alla seppia che “spruzza inchiostro”, questa persona tende a nascondersi, difendersi e talvolta ad aggredire con la sua ironia e sarcasmo. È una persona dura, indifferente, irritabile, derisoria, beffarda, aggressiva e critica. Ha una grande intuizione per le debolezze altrui e non esita a usarle quando si sente minacciata o infastidita, manifestando il classico atteggiamento “Noli me tangere” (non mi toccate). Preferisce la solitudine e migliora quando è da sola, dimostrando una forte indipendenza e la convinzione di potercela fare da sola, anche quando le circostanze sembrano avverse. Questo stato può portare ad astenia e stati depressivi reattivi, in particolare nel postpartum, caratterizzati da una chiusura in se stessa e un’apparente indifferenza verso la famiglia e gli amici, che possono anche essere oggetto di critica verbale.

Sintomi Fisici e Patologie Correlate a Sepia

Fisicamente, la donna Sepia è spesso descritta come bruna e magra, anche se ci sono molte eccezioni. Le sue manifestazioni cutanee includono eczema atopico, psoriasi, acne, irsutismo, perdita di capelli e cloasma (le tipiche macchie brune a farfalla intorno a naso, occhi e bocca). Tuttavia, il campo d’azione più significativo di Sepia riguarda i disturbi ormonali e le alterazioni a essi correlate: amenorrea, dismenorrea, aborto, sterilità, sindrome premestruale (SPM), problematiche in gravidanza e postpartum, menopausa e effetti collaterali della pillola contraccettiva. Questi disturbi possono accompagnarsi a secchezza vaginale, vaginiti con secrezioni bianche maleodoranti ed escorianti. Sepia è anche un importante rimedio per la cefalea legata a sbalzi ormonali, come quella che si manifesta durante le mestruazioni o in seguito all’assunzione della pillola. Sebbene prevalentemente femminile, Sepia è anche un rimedio maschile, utile per condizioni come la prostatite o la presenza di verruche e herpes genitali. Un sintomo chiave di Sepia è la sensazione di “bear down”, ovvero di prolasso uterino o di cedimento degli organi pelvici, come se tutto “cadesse verso il basso”. Questa sensazione induce il paziente a stare seduto con le gambe accavallate per contenere il contenuto pelvico. A livello gastrointestinale, Sepia è un grande rimedio per la nausea e il vomito (anche in gravidanza), spesso accompagnati da una sensazione di vuoto allo stomaco che non migliora mangiando. Il paziente Sepia ha spesso una forte avversione per il latte ma un desiderio marcato di cibi acidi (aceto, sottaceti) e piccanti. Presenta inoltre avversione per la vista e l’odore del cibo o di cucina. A livello rettale, si riscontra una sensazione di massa, emorroidi con tendenza al prolasso e stitichezza. In generale, il tipo Sepia è freddoloso e peggiora con il freddo. Migliora con l’esercizio fisico vigoroso; ad esempio, una donna Sepia minuta potrebbe praticare rugby per sfogare la sua energia. Un altro sintomo caratteristico è l’aggravamento dai rapporti sessuali frequenti.

Sepia: Stato Compensato vs. Scompensato

Quando si descrive un rimedio omeopatico come Sepia, Ignatia o Natrum muriaticum, ci si riferisce sempre allo stato “scompensato” del paziente, ovvero la condizione in cui si trova la persona che necessita di quel rimedio. L’obiettivo della cura omeopatica è portare il paziente da uno stato scompensato a uno stato “compensato”. Una Sepia trattata efficacemente con diluizioni profonde o alte, o con il metodo 50 millesimale, mostrerà un cambiamento significativo: da una persona isolata e irritabile, potrà diventare più socievole, sentirsi a proprio agio in compagnia e in ambienti “colorati”, rivelando un notevole miglioramento del suo stato generale.

Emorroidi e Ragadi in Gravidanza: Cause e Vulnerabilità

La gravidanza è un momento in cui le donne subiscono importanti cambiamenti fisiologici e ormonali. L’elevata produzione di progesterone, fin dai primi giorni, può causare problemi circolatori, stitichezza e nausea, sintomi che possono essere coperti da Sepia. Le emorroidi esterne sono cuscinetti di tessuto vascolare spugnoso, ricchi di capillari, arterie e vene. Il problema sorge quando queste emorroidi si infiammano, una condizione che può colpire chiunque, ma per cui la gravidanza rende le donne più vulnerabili. L’infiammazione può essere innescata da uno stile di vita non corretto, una dieta ricca di cibi trasformati, alcool, cioccolato, spezie e cibi piccanti. La stitichezza, la sedentarietà, lo stare troppo in piedi o troppo seduti, il fumo e alcuni sport (come equitazione o ciclismo) sono tutti fattori che contribuiscono alla dilatazione e all’infiammazione venosa. Durante la gravidanza, l’aumento della pressione pelvica dovuta alla presenza del feto e i cambiamenti ormonali rendono il sistema venoso più fragile, facilitando l’insorgenza o l’aggravamento delle emorroidi e delle ragadi anali, piccole fissurazioni cutanee molto dolorose.

Rimedi Omeopatici Polychrest per le Emorroidi

Oltre a Sepia, esistono altri rimedi policresto, ovvero rimedi ad azione ampia e profonda che possono essere indicati per le emorroidi, a seconda della costituzione e dei sintomi individuali del paziente:

 

Nux Vomica: Questa persona è spesso abituata al comando, intollerante alle contraddizioni. A livello fisico, presenta spesso un senso di peso allo stomaco dopo i pasti, dovuto ad abusi alimentari (cibi piccanti, alcool), eruttazioni e stitichezza con stimoli inefficaci (tendenza a ignorare il bisogno di andare in bagno). Soffre frequentemente di emorroidi e vene varicose. Una modalità chiave per Nux Vomica è il miglioramento con un breve pisolino (anche solo di un quarto d’ora) dopo aver mangiato.

 

Pulsatilla: Contrariamente a Nux Vomica e Sepia, la persona Pulsatilla è dolce, mite e desidera essere consolata. Nonostante le differenze caratteriali, anche Pulsatilla soffre di congestione e stasi venosa, che possono portare a emorroidi.

Questi tre policresti – Nux Vomica, Pulsatilla e Sepia – sono rimedi versatili che possono essere utilizzati non solo per le emorroidi, ma anche per nausea e stitichezza, sempre basandosi sulle caratteristiche mentali e fisiche individuali del paziente.

Rimedi Omeopatici Specifici per Emorroidi e Ragadi

Per le emorroidi e le ragadi, si possono impiegare anche “piccoli rimedi” più specifici, spesso prescritti a basse diluizioni (5 CH, 6 CH, 9 CH) e talvolta alternati nell’arco della giornata.

 

Collinsonia Canadensis (per emorroidi): Questa pianta, nota come “balsamo del cavallo”, agisce principalmente sulla congestione pelvica e portale, rendendola un rimedio ideale per le donne, specialmente in gravidanza. È indicata per emorroidi pruriginose e sanguinanti, accompagnate da dolori che sembrano causati da aghi conficcati nell’ano. Spesso coesiste con stipsi caratterizzata da feci chiare e secche, difficili da espellere. I sintomi possono alternarsi con cefalea, faringite e congestione del piccolo bacino. I dolori si aggravano con la congestione pelvica, la stipsi o la gravidanza, e migliorano durante le mestruazioni o il sanguinamento (che sgonfia le emorroidi).

 

Aesculus Hippocastanum (per emorroidi): Il castagno d’India, da cui si ricava questo rimedio, contiene principi attivi come la escina, nota per la sua azione antinfiammatoria, antiedematosa e per la capacità di ridurre la fragilità capillare. È importante notare che, sebbene l’Ippocastano sia ampiamente usato in fitoterapia, in gravidanza l’utilizzo fitoterapico è sconsigliato per la presenza di principi attivi come i flavonoidi, che sono stati oggetto di controversie. In omeopatia, invece, si possono usare basse diluizioni (5 CH, 9 CH, 15 CH, anche 30 CH) in sicurezza. Le emorroidi di Aesculus sono congeste e violacee, con un dolore descritto come se il retto fosse pieno di spilli. Il dolore è spesso intenso e si irradia dal fondoschiena alle anche, perdurando per ore dopo la defecazione. A differenza di Collinsonia, sanguinano poco. Questo dolore alla schiena, che peggiora piegandosi in avanti, è tipico e può rendere difficile alzarsi dalla sedia o compromettere il nervo sciatico. Le sensazioni predominanti sono pienezza, pesantezza, dolori pulsanti, secchezza bruciante ed escoriazioni delle mucose. I sintomi peggiorano con il calore, stando in piedi, durante il sonno e al risveglio mattutino. Migliorano con il freddo e con un esercizio fisico moderato e prolungato, come una passeggiata o una nuotata.

 

Hamamelis Virginiana (per emorroidi): L’Amamelide è un rimedio venotonico e antiemorragico, indicato per problemi di circolazione, vene delicate e fragilità capillare. È utile per varici degli arti inferiori, ulcere, emorroidi sanguinanti (con sangue nero) ed emorragie passive di ogni genere, come epistassi o ecchimosi che si formano al minimo contatto. Hamamelis può essere abbinato ad Aesculus quando la fragilità capillare è un fattore significativo.

 

Paeonia (per ragadi): Questo rimedio ha un’azione elettiva sulla regione anorettale, interessando il peduncolo emorroidario, la mucosa e la cute. È indicato per ragadi dolorose che provocano fitte insopportabili durante la defecazione e che perdurano per una o due ore dopo. Il retto è così dolorante da essere insopportabile al tocco.

 

Ratanhia (per ragadi): La radice della Krameria triandra agisce in modo specifico sulla regione anorettale. È indicata per emorroidi conseguenti alla stipsi e accompagnate da ragadi anali. I dolori sono acuti e brucianti, simili a punture di aghi o alla sensazione di avere schegge di vetro nell’ano.

 

Nitricum Acidum (per ragadi): L’acido nitrico è un medicinale omeopatico usato per problemi di pelle e mucose. Le ragadi di Nitricum Acidum sono come tagli netti, prodotte da un’unghiata o uno strumento tagliente, e sanguinano molto facilmente. La sensazione è quella di una puntura, come da una spina o una scheggia. È interessante notare che questo rimedio è spesso associato anche a un profilo caratterizzato da ipocondria.

Trattamenti Topici Complementari e Rimedi Tradizionali Oltre ai rimedi omeopatici per via orale, è sempre consigliabile l’uso di trattamenti topici per dare un sollievo immediato. Esistono numerose pomate disponibili in farmacia, alcune contenenti ingredienti fitoterapici (come olio di mandorle dolci, Calendula, Aesculus, Hamamelis, Paeonia, Ratanhia in dosi ponderali) o le stesse sostanze in diluizione omeopatica. Non bisogna dimenticare i rimedi della nonna, come i semicupi. Durante la pandemia di COVID-19, si è riscoperta l’efficacia dei semicupi, da anni meno consigliati. È consigliabile effettuarli a temperatura ambiente (né troppo freddi né troppo caldi) con un infuso di camomilla. È fondamentale utilizzare camomilla con i capolini interi, in quanto sono i fiori bianchi ligulati a contenere le principali proprietà antinfiammatorie, mentre i fiori tubulosi gialli ne possiedono in misura minore.

Considerazioni sulla Prescrizione e la Prevenzione Omeopatica In omeopatia, la scelta del rimedio è profondamente individualizzata. Non esiste un “rimedio che non si sbaglia mai” per le emorroidi, poiché la cura dipende dalla totalità dei sintomi del paziente, inclusi quelli mentali. Per una maggiore efficacia, è cruciale considerare la tipologia costituzionale della persona non solo durante l’acuto, ma anche in generale, in modo da scegliere il policresto più appropriato. Ad esempio, se una persona con emorroidi tende all’isolamento e all’irritabilità, Sepia potrebbe essere il rimedio giusto, indipendentemente dallo stadio dell’infiammazione. Per quanto riguarda le diluizioni, per il trattamento di queste condizioni si preferisce spesso la 30 CH, eventualmente diluita in acqua e dinamizzata, da assumere a piccoli sorsi nell’arco della giornata. L’uso di diluizioni molto alte, come la 200 CH, è generalmente riservato al medico, sebbene in casi acuti e specifici (come per l’Arnica in caso di trauma o la Bryonia per forti infiammazioni) possa essere consigliato dal farmacista. È importante chiarire che in omeopatia non esiste una “prevenzione” nel senso tradizionale del termine, in assenza di sintomi specifici. La prevenzione si basa sul rafforzamento del paziente a livello costituzionale (di fondo) e sul mantenimento di uno stile di vita sano, curando l’alimentazione e prevenendo la stitichezza. Se non sono presenti sintomi, non è possibile prescrivere un rimedio omeopatico.

L’Omeopatia come Supporto Integrato in Gravidanza

L’omeopatia offre un approccio olistico e individualizzato per la gestione di disturbi comuni e fastidiosi come emorroidi e ragadi in gravidanza. La comprensione approfondita di rimedi come Sepia Officinalis e dei rimedi specifici, insieme alla conoscenza dei principi di prescrizione omeopatica e all’integrazione con trattamenti topici e rimedi tradizionali, consente al farmacista di offrire un consiglio efficace e mirato. La consulenza di un farmacista o medico omeopata è fondamentale per guidare il paziente nella scelta del rimedio più adatto, garantendo un supporto integrato e sicuro durante il delicato periodo della gravidanza.

Informazioni sull’Autrice La Dottoressa Giovanna Della Bona è una farmacista territoriale a Modena e docente presso la prestigiosa scuola di omeopatia di Verona. Ha iniziato a interessarsi di omeopatia negli anni ’90, perfezionando il suo approccio con la scuola internazionale di Coinè del Dottor Massimo Mangialavori, che l’ha indirizzata verso l’omeopatia classica, per poi proseguire la sua formazione e diventare docente presso la scuola di Verona.

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