30Giu

9 Mani

9 Mani

 

Una rivista di gioielli mi ha chiesto di preparare un soggetto per la festa della mamma. Mi è stato lasciato campo libero nelle proposte ed ho potuto orientare il lavoro su una delle cose che più mi piacciono: conoscere le persone, cercare di approfondire il discorso sui loro sentimenti, su cosa sentono di essere.

La maternità è sempre stato uno degli eventi che ha su di me un grande potere, forse per l’impossibilità di poterla sperimentarla. Ho iniziato a pensare a questo lavoro con due strumenti che uso spesso, le immagini e la parola scritta. Ho passato un tempo molto bello insieme a queste 9 donne, non tanto nel momento della fotografia che si è esaurito nel giro di pochi minuti, quanto nel tempo dell’intervista, è stato bello ascoltare i loro ricordi, guardarle negli occhi mentre i ricordi di quel periodo riaffioravano dal passato. Seppure accomunate da quel momento ognuna mi ha trasmesso la sua unicità, trovo che questa diversità sia stato il compenso più grande ricevuto da questo lavoro, l’essere entrato in contatto con loro non credo si possa quantificare, è stata un’esperienza toccante ed intensa, e sento il bisogno di ringraziarle, per avermi aperto quello scrigno che per alcune era molto intimo.  Se vuoi conoscere la storia di Anna, clicca sulla fotografia ti porterà alle storie di tutte.

ANNA

 


11Giu

Condividersi

Le nostre strade hanno percorsi imprevedibili, ma di una cosa sono certo: non camminiamo come due binari che non si incontreranno mai.

I due compagni


La comunione è un momento di grande emozione, sia per i genitori che preparano tutto direttamente, sia per i ragazzi. E’ un passaggio fondamentale della vita, che porta con se forti emozioni.

Questa è una mia personalissima interpretazione.


Solo  gli amanti sanno raccontarsi il futuro. Li ho incontri mentre inseguivo il mio piccolo, mentre mi conduceva verso il suo futuro… Mentre io lo vedo andare, mi accorgo che altri insieme vanno.

Innamorati


Scegliere una visione delle cose.

Scegliere il fotografo giusto è una delle scelte più complesse e affascinanti che gli sposi si trovano ad affrontare. E’ complesso perché la ricerca ci porta a chiederci come vorremmo che fosse il racconto di quel giorno; è affascinante perché durante la loro ricerca si entra in contatto con il mondo di ogni fotografo incontrato. Ognuno di noi ha il suo stile e il suo approccio personale ella bellezza. Ho sempre pensato che ogni matrimonio ha il suo fotografo, così  suggerisco di guardare i lavori di molti fotografi, cercando di individuare lo stile più vicino alla propria idea di fotografia.

Raccontarci per conoscersi.

Non esitate a raccontare la vostra idea, per noi fotografi è fondamentale sapere un po’ di voi per raccontarvi al meglio. Una volta scelto il genere che più si avvicina ai vostri gusti, entra in gioco un aspetto fondamentale tra fotografo e soggetti: l’empatia, cioè la capacità di comprendersi reciprocamente. Più sarà alto il nostro livello di empatia, più naturali saremo. Io non parlo mai solo dei soggetti poiché credo che una fotografia sia fatta da un mix delicato, fatto da me che fotografo e dal soggetto che mi affida la sua immagine. Una volta raggiunti queste due certezze è il caso di parlare di prodotti e di costi. Se ogni matrimonio ha il suo fotografo, credo che ogni matrimonio ha il suo allestimento, l’album, le carte, i materiali, i colori, sono un mondo di scelte che naturalmente saranno fatte per rendere il vostro album unico, legato esclusivamente a voi, cerco sempre di evitare i prodotti preconfezionati, affidandomi ad artigiani capaci di essere nuovi per ogni lavoro. Così chiedete senza remore,  abbattete tutti dubbi che ancora avete, senza tralasciarne nessuno, a me capita che più mi si chiede più chiaramente comprendo i desideri altrui.

Una scelta consapevole-un professionista appassionato.

Alla fine, quando farete la vostra scelta, la farete convinti al 100% di aver trovato quello giusto per le vostre aspettative.  Mi è capitato una volta, una sola per fortuna, di ascoltare una sposa che mi diceva di volere un lavoro con delle caratteristiche che credevo di avere, ma a mano a mano che parlavamo mi rendevo conto che nonostante quello che dicesse, aveva dei desideri differenti, con uno stile che non mi apparteneva, e che io non avrei potuto interpretare in maniera adeguata, così piuttosto che provare ad accontentarla, facendo un lavoro che si sarebbe avvicinato al suo stile, ma che l’avrebbe lasciata parzialmente insoddisfatta, ho dovuto, mio malgrado, spiegarle che forse non ero io il fotografo giusto per il suo matrimonio.

Il mio lavoro guarda il presente ma pensa al futuro.

Ho sempre pensato: meglio un lavoro in meno, che una sposa con un album che non la soddisfa pienamente. Il nostro è un lavoro delicato, capace di attraversare le generazioni, e finire nelle mani dei nostri figli, che un giorno ci guarderanno da quelle fotografie. Ogni volta che qualcuno pensa di farsi fotografare da me, mi sento onorato e cerco di essere il più profondo e spontaneo possibile, in modo da trasmettere nel futuro esattamente ciò che ora siamo, raccogliendo la nostra parte migliore, senza mai fingere, cercando di rimanere noi stessi, senza mai mentirci o tradirci.


Nonna Lena è andata prima che io potessi conservare dei veri ricordi di lei. L’unico che ho sono le sue scarpe di canestrino blu, su un pavimento di basalto. Secondo la ricostruzione, fatta con l’aiuto di mia madre che ricorda quel giorno, avevo 2 anni e la nonna mi porto a fare una passeggiata al porto, al grantello, poi di lei non ho più nulla. L’ho conosciuta attraverso le fotografie. Alcune di queste sono così antiche da ritrarre solo una bambina; in altre la incontro nel fiore della gioventù, appena sposata, o in viaggio con il nonno; in altre ancora, la vedo segnata dalla malattia. Ho conosciuto la mia nonna così, su frammenti sparsi, nei quali non sorride mai, è sempre seria. E’ tutto quello che ho della mia nonna, ma se non ci fosse stata la scatola delle fotografie, di lei non avrei quasi nulla. Grazie a nonno Gennaro, a mamma e a papà che hanno saputo dare valore a questa memoria.

2015-05-21-12.50.59