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Venti lo stato dell’arte
Il progetto “Mi si sciolgono negli occhi”nasce dal mio tentativo di estendere ulteriormente l’aspetto soggettivo della fotografia. Mi sembrava che lavorare con giuste esposizioni, e con i tradizionali strumenti mi costringeva a realizzare immagini che non tenessero abbastanza in conto, ne della mia fisicità ne del mio desiderio di liberarmi il più possibile del dettaglio, dell’incisione (cosa di cui la mia Mamya rz 67 abbondava), dell’oggettività della fotografia.
Mi si sciolgono negli occhi sono le immagini che affollandosi dentro i miei occhi deperiscono e si deteriorano. E’ il mio modo di manifestarmi stanco, sotto la mole enorme di immagini che mi prendono a bersaglio. E’ il mio modo di produrre una difesa, dall’interno, cercando di generare una visione il più possibile vicina alla mia pancia. Attraverso il foro le cose, i gesti, i movimenti diventano fluidi, perdendo i contorni decisi o esatti, lasciando il posto all’incertezza dei tratti, al lavoro necessario per ricostruirli o inventarne di nuovi, o magari, alla fine liberarsene.
Lavorare con il foro stenopeico significa avere sempre un diaframma di f. 155. Questo nella stragrande maggioranza dei casi costituisce un limite enorme. Così ho iniziato a coinvolgere nella realizzazione delle mie fotografie oltre al mio guardare anche il mio modo di stare. Mi capita spesso di esporre al ritmo del mio respiro in affanno, così sento di realizzare la mia immagine non solo con l’occhio, la mente la mano, ma intimamente anche con le mie esigenze vitali.
L’obbiettivo è quello di creare attraverso l’osservazione seriale di questi elementi un corpo organico di immagini adatto a raccontare la mia visione degli ambienti a me più prossimi, restituendomeli nuovi o esotici.
La memoria è fatta di strati sovrapposti; con lo stesso principio ho realizzato questo lavoro. Volevo inserire nel fotogramma un tempo presente, quello oggettivo dell’istante congelato e sovrapporlo al tempo della memoria, che per me è liquido, cola assumendo forma differente. Ho provato a metterli insieme, a farli convivere nello stesso spazio fisico.